La sindrome di Wobbler

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Elly&Brando
view post Posted on 5/12/2010, 14:16




Fin dal suo esordio questa patologia si manifesta con un’alterazione dell’andatura caratterizzata da instabilita’ ed ondeggiamento del corpo dell’animale da cui deriva il nome della malattia “Wobbler” traballante; diversi sono gli agenti causali dell’affezione neurologica quali protrusioni del disco, instabilita’ vertebrali, stenosi del canale etc. ma l’evento finale al quale si assiste è la compressione del midollo spinale nel suo tratto cervicale.
Esistono due tipi di presentazione clinica della sindrome di Wobbler: una che colpisce i cani di razza grande e gigante in giovane eta’ (Alano, San Bernardo, Mastiff etc). nella quale si verifica un restringimento del canale vertebrale, generalmente nella sua meta’superiore, causata da alterazioni delle faccette vertebrali e delle capsule articolari ed una seconda, piu’ frequente, che colpisce i cani di razza Doberman in modo particolare ma anche Dalmata, Rottweiler, Labrador etc. in genere dopo i 5-6 anni di eta’.
L’insorgenza dei segni clinici, in quest’ultima forma, è solitamente subdola con modificazioni iniziali dell’andatura che spesso sfuggono al proprietario; le alterazioni colpiscono prima gli arti posteriori manifestandosi con passi piu’ lunghi del normale ( ipermetria) insieme ad un ondeggiamento tipico della groppa e solo in secondo momento si nota il coinvolgimento delle zampe anteriori che al contrario si muovono con rigidita’ e a piccoli passi ( ipometria); il dolore al collo spesso non è presente.
Nella variante patologica che colpisce i Doberman non tutto è stato chiarito, l’inizio della malattia sembrerebbe legato ad una instabilita’ vertebrale che colpisce il tratto cervicale basso tra la quinta e la settima vertebra e successivo interessamento patologico del disco, dei legamenti e dei foramina intervertebrali.
La conseguenza che ne deriva è lo schiacciamento delle radici nervose e del midollo spinale peggiorato inoltre dai movimenti vertebrali anomali legati alla posizione del collo del cane: questo quadro patologico viene definito di compressione dinamica.
E’ fondamentale emettere piu’precocemente possibile una diagnosi certa per ottenere i migliori risultati terapeutici; dopo una corretta localizzazione clinica della lesione neurologica, la risonanza magnetica ci fornisce un quadro esaustivo della patologia in corso visualizzando i siti di compressione e l’eventuale danno del midollo spinale. Solo raramente dove esiste quasi esclusivamente una componente dinamica si ricorre alla mielografia per confermare la diagnosi.
La terapia puo’ essere conservativa nei casi meno gravi, spesso pero’ si ricorre ad un intervento neurochirurgico di distrazione e fissazione vertebrale che ha lo scopo di decomprimere il midollo spinale e le radici nervose ed eliminare il movimento di instabilita’ tramite la fusione dei corpi vertebrali.
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ZeusStaffy
view post Posted on 5/12/2010, 14:25




brava elly..
 
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1 replies since 5/12/2010, 14:16   71 views
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