Tra le razze specializzate per la difesa personale, il Boxer vanta una meritata popolarità a livello mondiale e questo ha consentito l'attuazione di un lavoro selettivo relativamente più rapido rispetto a quello possibile in razze meno diffuse.
Il primo standard del Boxer fu redatto nel 1905 e rimase invariato fino al 1920, quando vi fu una prima sistesura, cui ne seguì una successiva nel 1925 con ulteriori ritocchi apportati nel 1926.
I cani appartenenti alle razze da difesa personale. oltre al corretto corredo genetico, devono essere allevati fin da cuccioli in maniera opportuna, assecondando la loro indole protettiva che li porta a vivere a stretto contatto con il padrone e i componenti del nucleo familiare.
In virtù di questa peculiarità, non si allontanano mai troppo dal padrone anche quando sono liberi di muoversi in ampi spazi.
Il Boxer possiede in più delle soggettività ben radicate.
Nella quotidianità sa essere un compagno gradevolissimo, affettusoso, equilibrato, sereno, ma anche giocherellone e non solo con i bambini.
E' errato credere che un cane da difesa sia pericoloso per la mansione che sa svolgere.
Lo potrebbe diventare in mano a persone inesperte qualora ne esaltassero impropriamente l'aggresività.
L'addestramento deve essere compiuto dal padrone sotto la guida di un addestratore qualificato.
In linea generale, va detto che ogni propietario deve sentire il dovere di educare correttamente il proprio cane.
E' un passaggio obbligatorio per capirsi reciprocamente in ogni momento anche se non si intendono raggiungere livelli elevati.
Il Boxer, per innata predisposizione, lavora volentieri e nelle prove per cani di utilità sa distinguersi nelle tre sezioni previste (fiuto, ubbidienza e difesa).
Le prove di lavoro hanno lo scopo di evidenziare le qualità naturali del cane, nonchè la soggettiva attitudine ad apprendere un addestramento specifico.
Nello svolgimento dei vari esercizi previsti il Boxer puà esprimere vantaggiosamente la sua briosità e la voglia di compiacere il padrone.
Un altro aspetto da non trascurare, sempre in ossequio alla bellezza finzionale che rappresenta non dimentichiamo mai una cardine della cinognostica, è il regolare sviluppo della dentatura.
Non è necessario sottolineare come questa caratteristica sia basilare in una razza da difesa.
Troppi soggetti presentano una microdontia (denti di dimensioni ridotte rispetto alla norma) che risulta penalizzante nella fase di difesa.
La microdontia è un difetto assoluto che riguarda in entrambe le arcate dentarie tutti i denti indistintamente.
Bisogna tener presente che, soprattutto nelle razze brachicefale (cioè quelle che presentanto il cranio più largo che lungo) si accompagna a un non corretto allineamento degli incisivi, con particolare riferimento a quelli dell'arcata inferiore.
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