I Segnali Calmanti

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view post Posted on 29/7/2010, 13:41




A cura di: Ivan Tresordi

Introduzione
I lupi sono animali sociali, vivono in branco ma sono al tempo stesso predatori carnivori, caratterizzati da alta aggressività e bassissima soglia di reazione agli stimoli. Con queste caratteristiche, che sembrerebbero incompatibili con un tipo di vita sociale, la convivenza in un branco potrebbe risultare molto difficile. Per mantenere l’equilibrio sociale i lupi hanno sviluppato un sistema comunicativo molto complesso, basato soprattutto su stimoli visivi ed olfattivi.
All’interno del branco l’aggressività è considerata l’ultima risorsa, tanto che non è la principale caratteristica premiata dalla selezione naturale.
I lupi hanno sviluppato una forma comunicativa fatta di posture e segnali corporei atti ad evitare
inutili scontri e lotte all’interno del branco. Essendo un animale selvatico, i segnali inviati dal lupo sono molto intensi ed evidenti.
I cani hanno ereditato il loro patrimonio comunicativo dai lupi, anch’essi sono animali sociali e tendono ad utilizzare l’aggressività come ultima risorsa, preferendo l’utilizzo di segnali e posture atti a prevenire i conflitti. Essendo stato addomesticato, i segnali inviati da un cane risulteranno meno evidenti ed intensi di quanto accade in ambiente selvatico.
L’etologo americano Michael Fox ha condotto numerosi studi sui lupi, a partire dal 1965, e ha individuato alcuni segnali che ha definito “segnali di cut-off”, cioè di interruzione. Sono segnali utilizzati dal lupo per interrompere aggressioni e situazioni di scontro tra individui del branco.
Lo stesso Fox, nel suo libro, espresse l’opinione che i cani non abbiano la stessa capacità dei lupi nell’utilizzo di questi segnali.
Circa 25 anni dopo, Turid Rugaas, etologa norvegese, condusse degli studi sui segnali utilizzati dai cani insieme al collega Stale Odegaard e catalogò una serie di segnali che definì Calming Signals, ovvero Segnali Calmanti.
In contrasto con quanto affermato da Fox, Turid Rugaas dimostrò che i cani hanno le stesse capacità sociali dei lupi, semplicemente i segnali inviati sono più difficili da leggere in quanto meno evidenti a causa dell’addomesticamento.
Rispetto ai segnali di cut-off, utilizzati dal lupo per interrompere un’aggressione, i segnali catalogati da Turid Rugaas hanno uno scopo preventivo, hanno lo scopo di segnalare disagio o buone intenzioni, permettendo all’altro di fare altrettanto. Proprio per questo motivo sono stati battezzati “Segnali Calmanti”, in inglese “Calming Signals”.

Cosa sono i segnali calmanti?

I segnali calmanti sono probabilmente i più importanti tra i segnali usati dai cani e vengono utilizzati sia per mantenere l’equilibrio sociale all’interno del branco, mantenendo la gerarchia e risolvendo i conflitti, sia nel relazionarsi con individui sconosciuti.
L’abilità del cane di utilizzare questi segnali è innata, può essere rafforzata da un corretto sviluppo ontogenetico dell’individuo, ma può essere persa se il cane cresce in ambienti privi di stimoli e interazione sociale, in situazioni nelle quali l’utilizzo dei segnali calmanti non porta risultati.
I calming signals vengono utilizzati per prevenire determinati eventi, per segnalare intenzioni pacifiche ed evitare minacce da cani o persone, calmare paura o nervosismo, oppure per calmare sé stessi in situazioni di disagio o stress.

Quali sono i “Segnali calmanti”

I segnali calmanti descritti sono circa trenta, alcuni molto evidenti, altri più difficili da individuare.
L’elenco dei principali segnali calmanti catalogati da Turid Rugaas è il seguente.
-Girare la testa
Questo segnale può essere un movimento veloce (girare la testa di lato e subito tornare nella posizione precedente) oppure la testa può essere voltata di lato e tenuta in questa posizione per un po’ di tempo.
Lo spostamento della testa in senso laterale interrompe il contatto
visivo ed è una forma di evitamento di un potenziale conflitto.
Il cane può usare questo gesto quando un altro cane si sta avvicinando, magari troppo in fretta. Spesso il girare la testa di lato fa parte proprio del cerimoniale di saluto tra cani: due cani si incontrano, girano entrambi la testa per un attimo e poi si annusano felicemente. Altre volte il cane usa questo gesto per comunicare il proprio disagio trovandosi in una certa situazione, ad esempio se qualcuno gli posa la mano sulla testa.

-Guardare altrove, distogliere lo sguardo
Il cane tende ad evitare lo sguardo diretto. In situazioni di eccessiva vicinanza con altri cani o persone, oppure se viene fissato, il cane distogliere lo sguardo o addirittura guarda altrove.

-Socchiudere gli occhi
Socchiudere gli occhi facendo diventare lo sguardo più dolce, abbassare le palpebre, non guardare in maniera minacciosa, sono segnali calmanti.

-Voltarsi di lato e di spalle
I cani trovano molto rilassante girarsi di lato o dare le spalle. Quando un cane ringhia ad un altro è facile vedere questo ultimo girasi di schiena; spesso i cani lo fanno anche quando vogliono essere coccolati dal padrone: si appoggiano alle gambe del proprietario con il fianco.

-Leccarsi il naso
Questo movimento veloce è molto rilassante per il cane. Lo mette in pratica sia quando è intimorito da qualcosa (es. quando un altro cane sta arrivando verso di lui), sia quando è piacevolmente rilassato (es. quando è coccolato).

-Immobilizzarsi
Stare immobile è una tipica tattica per sfuggire ad una aggressione, è innata in tutti gli animali e può essere notata anche nell’uomo ( tant’è che si usa l’espressione “paralizzarsi dalla paura”). Stando fermo davanti ad un altro cane, magari più grande per mole o età, l’animale cerca di dimostrarsi passivo, inoffensivo.

-Camminare lentamente, usare movimenti lenti
Il movimento lento ha per il cane un forte senso calmante. Spesso il cane lo mette in atto quando vede un altro cane sconosciuto o quando stanno succedendo troppe cose intorno a lui.

-Posizione di gioco
La classica posizione dell’inchino con le zampe anteriori distese e il posteriore sollevato, viene utilizzata sia per invitare al gioco sia per calmare l’altro. La posizione viene ripetuta più volte durante il gioco, per assicurarsi che tutto quello che avviene sia considerato ancora gioco da tutti.

-Sedersi
Il cane può sedersi se si trova a disagio con un altro animale o persona, oppure per calmare una situazione di gioco che rischia di degenerare. Spesso è la prima posizione che il cane assume in una situazione che non sa come gestire, fin da cucciolo, e viene associata ad altri segnali come sbadigliare, alzare la zampa o leccarsi il naso.

-Mettersi a terra
Sdraiarsi a pancia in giù ha un forte potere calmante, usato soprattutto da cani di alto rango sociale. Spesso tendono a mettere il muso tra le zampe anteriori oppure a rimanere eretti come sfingi, in ogni caso stanno dicendo che hanno bisogno di un po’ più di calma. Questo
gesto è spesso usato dai cani adulti assillati dai giochi dei cuccioli.

-Sbadigliare
Il cane può usare lo sbadiglio quando è ansioso, spaventato, stressato, agitato. In ogni caso sta comunicando un disagio abbastanza forte.

-Annusare per terra, fingere di fare altro
Uno dei metodi utilizzati dai cani per dimostrare intenzioni pacifiche è fingere di essere impegnati a fare altro, piuttosto che guardare l’altro individuo. Spesso il comportamento esibito è annusare per terra, atteggiamento con forte potere calmante.

-Avanzare curvando
Due cani che si incontrano normalmente non si avvicinano in modo diretto tra loro, ma avanzeranno facendo un semicerchio. Tale gesto ha un forte potere calmante per il cane.

-Mettersi in mezzo
Mettersi in mezzo, separare, è un comportamento con il quale il cane si mette fisicamente tra due individui per calmare gli animi e riportare la situazione a livelli normali, evitando scontri o aggressioni. Spesso i cani esibiscono questo comportamento anche nei confronti di due esseri umani che discutono, o anche semplicemente in caso di un abbraccio. Ci si può riferire a questo comportamento con il termine inglese “Splitting”, dal verbo “To Split” (Separare).

-Agitare la coda
E’ uno scodinzolio ampio ma non tale da arrivare a toccare le anche, con postura non bassa.
Si vede spesso durante il gioco. Può essere utilizzato anche nei confronti dell’uomo, si evidenzia ad esempio quando il cane si avvicina scodinzolando dopo una sgridata, tenendo la testa bassa.

-Alzare una zampa anteriore
Atteggiamento esibito in momenti di estrema indecisione, quando il cane non è sicuro sul comportamento da assumere. Lo si può vedere utilizzato ad esempio da un cane adulto per calmare un giovane esuberante, da una femmina per calmare i propri cuccioli oppure da un
cucciolo in una situazione stressante, spesso accompagnato da altri segnali.

-Sbattere le palpebre
Sbattere le palpebre o socchiudere gli occhi permette al cane di osservare un altro individuo senza che le sue intenzioni vengano fraintese, in quando lo sguardo risulta meno diretto e minaccioso.

-Schioccare le labbra
Il cane fortemente indeciso sul da farsi in una certa situazione, agitato e a disagio può schioccare le labbra come segnale calmante.

-Fare pipì
Fare pipì è un modo per scaricare la tensione e dare modo agli altri di ricevere maggiori informazioni. Viene frequentemente confuso con un cerimoniale o con la marcatura odorosa, ma è invece spesso associato a una situazione di disagio.

-Grattarsi
Il cane può grattarsi in situazioni in cui si trova a disagio, ad esempio quando si sta avvicinando un altro cane, oppure come modo per scaricare lo stress accumulato.

-Scrollarsi
In situazioni di disagio o stress, il cane può scrollarsi come per eliminare la tensione accumulata e tranquillizzarsi. E’ comunque un segnale calmante.

-Sottomissione passiva
L’equivalente canino della prostrazione, di fronte ad un cane riconosciuto più forte il cane rotola sul fianco ed espone la pancia, interrompendo il contatto visivo.
Può anche essere un’azione volontaria non indotta da un altro individuo, un rituale che di solito si verifica dopo qualcosa di piacevole, in questo caso il cane rotola e si strofina sul terreno.

-Leccare le labbra dell’altro
Atteggiamento che rimanda alla richiesta di cibo che i cuccioli fanno alla madre all’inizio dello svezzamento, quando leccano le sue labbra per indurla a rigurgitare il cibo. Essendo esibito per questo scopo dai cuccioli, in età adulta questo comportamento permane come
segnale ritualizzato che indica volontà di mostrarsi deferenti e inermi, proprio come un cucciolo.

-Orecchie tirate indietro
Un segnale evidente di pacificazione e sottomissione. Le orecchie sono tirate indietro contro la testa, con i denti non visibili, il corpo abbassato e la fronte liscia.

-Leccare l’aria
Il cane assume una posizione dimessa, con il posteriore abbassato, e lecca l’aria.
Atteggiamento spesso mostrato dai cuccioli quando si avvicinano con deferenza ad un adulto, permane in età adulta ad indicare estrema sottomissione e intenzione pacifica.

-Annusare l’aria
Il cane può annusare ripetutamente l’aria alzando e abbassando la testa quando si trova a disagio e vuole comunicare calma, ad esempio se ci si avvicina troppo velocemente e in maniera diretta.

L’uomo può usare i segnali calmanti?
La risposta è sì. Nonostante la forma comunicativa più utilizzata dall’uomo sia la parola, ci sono
posture del corpo e atteggiamenti che possono segnalare le nostre buone intenzioni e sono
comparabili alle posture corporee utilizzate dai cani come segnale calmante.

I segnali calmanti utilizzabili dall’uomo nei confronti del cane sono:
-Ruotare la testa,Le persone potrebbero usare questo segnale mentre si avvicinano ad un cane proprio per chiarire all’animale le loro intenzioni pacifiche.
-Distogliere lo sguardo, Alternando sguardi diretti a sguardi in altre direzioni interrompiamo il contatto visivo con il cane inviandogli quindi un segnale calmante.
-Camminare seguendo una curva,Avvicinandoci ad un cane sconosciuto o vistosamente preoccupato, potremmo fare un semicerchio per raggiungerlo, magari ruotando la testa di lato senza guardarlo negli occhi.
-Voltare le spalle,Le persone potrebbero usare questo gesto per calmare una situazione, ad esempio quando un cane sta giocando un po’ troppo irruentemente, oppure quando il cane salta addosso ripetutamente anche solo per fare le feste ma l’atteggiamento non è gradito.
-Immobilizzarsi,Una persona che non conosce il cane che gli sta venendo incontro, stando ferma e facendosi annusare darà un segno calmante all’animale.
-Muoversi lentamente,Fare gesti lenti nei confronti di un cane, specialmente se vogliamo fargli fare qualcosa che non ama particolarmente (es. mettergli la pettorina) può aiutarlo a calmarsi.
-Sbadigliare,Essendo questo un segnale calmante di forte intensità può essere usato anche dagli umani per far quietare e rilassare i cani: un proprietario può cominciare a sbadigliare se il cane gioca troppo irruentemente oppure se vede il cane impaurito da qualcosa o qualcuno.
-Invito al gioco,Assumendo una posizione accucciata, con le braccia distese in avanti lungo le nostre gambe, inviamo al cane un segnale che può essere interpretato come un inchino, l’invito al gioco.
-Simulare di annusare per terra
L’uomo può accovacciarsi e sfregare il terreno con le mani, simulando quanto il cane fa con il naso quando annusa per terra.
-Sedersi,Sedendoci riduciamo le nostre dimensioni e inviamo un segnale calmante al cane, apparendo meno minacciosi.

Il cane utilizza i segnali calmanti con l’uomo così come normalmente fa con i suoi simili, sarebbe
corretto ed educato se l’uomo rispondesse esibendo a sua volta un segnale calmante quando il cane
ne presenta uno.
Accade molto spesso però che i segnali inviati dal cane non vengano compresi, bensì vengano
fraintesi e antropomorfizzati. Queste incomprensioni vengono vissute dal cane in maniera
conflittuale, lo confondono e creano di conseguenza problemi nel rapporto con il proprietario.
Tra gli esempi tipici di situazioni in cui i segnali calmanti inviati dal cane non vengono compresi
dall'uomo è possibile individuare i seguenti:

-Un cane torna lentamente quando il proprietario, con tono arrabbiato, lo richiama. Il proprietario pensa che il cane rallenti apposta, urla di più e il cane rallenta ulteriormente fino quasi a fermarsi, magari annusando per terra.
-Un cane sbadiglia a seguito di una sgridata. Il proprietario pensa che il cane mostri disinteresse e stia in qualche modo prendendosi gioco di lui.
-Un proprietario pensa che il cane assuma “un’aria colpevole” quando sgridato, distogliendo lo sguardo, socchiudendo gli occhi, magari leccandosi le labbra.
-Due proprietari pensano che il cane sia geloso perché quando discutono si frappone tra loro,dividendoli.
-Un proprietario pensa che il proprio cane sia maleducato perché quando rientra a casa questi fa pipì andandogli incontro. Il cane viene sgridato ogni volta.

E’ evidente come il cane, in questi esempi, stia inviando dei segnali calmanti molto palesi, che
purtroppo non ottengono l’effetto desiderato, anzi sono interpretati con tutt’altro significato. Casi
come questi possono portare il cane a situazioni di tensione e stress anche molto accentuate.
 
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