Amputazioni, Si o No?, A quanto pare ancora si

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Elly&Brando
view post Posted on 24/9/2010, 16:02




Tagliare coda e orecchie ai cani
Il Senato abolisce il divieto


La legge approvata prevede pene pesanti, fino al carcere, per i trafficanti di cuccioli


E' possibile tagliare la coda e le orecchie di cani e gatti per ragioni estetiche o necessità venatorie? La domanda, e la relativa risposta, attanaglia il Governo, che tre giorni fa ha approvato al Senato la legge che recepisce un trattato europeo sul benessere animale e prevede pene pesanti, fino al carcere, per i trafficanti di cuccioli. Con un'amputazione però. E' infatti stata cancellata tutta quella parte che riguardava la pena per coloro che sottopongono «un animale al taglio o all’amputazione della coda o delle orecchie, alla recisione delle corde vocali, all’asportazione delle unghie o dei denti ovvero ad altri interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto o finalizzati a scopi non terapeutici». Presente nel testo già approvato lo scorso anno dalla Camera, la norma è stata abolita nell'altro ramo del Parlamento e ora torna al vaglio di Montecitorio.

La ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo il 13 novembre del 1987, è stato approvato da tutti i gruppi parlamentari che hanno sottolineato le norme che colpiscono il traffico illecito dei cuccioli provenienti dai Paesi dell’Est. La modifica dell’ articolo 3 comporta la sostituzione del testo della Camera con una formulazione più breve dove vengono aumentate le pene per maltrattamenti «dai tre mesi a diciotto mesi» previste dal codice penale (art 544-bis) a «da quattro mesi a due anni». Aumento di pena anche per l’art 544-ter dove dai «tre mesi a un anno» si passa ai «quattro mesi fino a 18 mesi» con una multa che passa dai 3.000-15.000 euro previsti ai 5.000-30.000 euro.

«Registro una unanimità dei due rami del Parlamento sulla battaglia da me iniziata, e condivisa con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, contro il gravissimo traffico di cuccioli di razza in condizioni di maltrattamento e incuria dai paesi dell’est verso l’Italia», ha detto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. E sulle novità apportate al testo: «Prendo atto che al Senato sono state apportate delle modifiche. Non posso esprimermi favorevolmente sulla loro globalità - ha detto Martini - ma valuto senza dubbio con soddisfazione il fatto che finalmente anche il Senato si sia espresso permettendo la prosecuzione dell’iter del provvedimento fino all’approvazione definitiva che auspico sarà in tempi brevissimi».

La priorità era l'adozione di uno strumento di contrasto al mercato illecito di cuccioli provenienti dall'Est europeo che frutta circa 300 milioni di euro l'anno. Il 40% dei cuccioli muore durante il viaggio. Ma la rinunci al divieto fa arrabbiare anche lo stesso inistro del Turismo e ambientalista Vittorio Brambilla: «mi auguro che la Camera voglia rimediare a questo errore. Comunque la legge è un passo importante verso una nuova culturadi tutela e rispetto degli animali».

Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini «l’introduzione nel nostro ordinamento di specifiche norme per la difesa degli animali domestici e per la lotta al traffico illecito di cani e gatti è nelle attese di tante famiglie italiane giustamente ansiose, dopo 23 anni dalla firma dell’Accordo internazionale, che vengano finalmente compiute azioni concrete per stroncare il criminale traffico di cuccioli». Plauso da parte delle associazioni: «Il traffico illecito di animali da compagnia in Italia sta diventando finalmente un reato», ha detto il presidente della Lega Antivivisezione, Gianluca Felicetti. «Si tratta - ha spiegato Felicetti - di uno strumento decisivo per stroncare un mercato illegale che ha per vittime inermi animali da compagnia in tenera età, ancora non adeguatamente punito a causa delle carenze normative».
 
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