CROCCHETTE KILLER ALLA MELAMINA, Notizia scandalo

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Elly&Brando
view post Posted on 29/11/2010, 17:35




Lo scandalo del cibo al veleno è arrivato in Italia. Due cani morti e un’azienda di alimenti per animali sotto accusa per aver utilizzato, nella fabbricazione del cibo, farina contenente melamina, la stessa sostanza tossica del latte cinese.
I fatti. Fra novembre e dicembre dello scorso anno, un’allevatrice di cani di Treviso, richiede all’Istituto zooprofilattico delle Venezie un esame autoptico su due cani morti per nefrite e blocchi renali sospetti.
Il veterinario fornisce alcuni referti, fra cui un campione di mangime. Secondo quanto spiega Stafano Marangon, direttore sanitario dell'istituto Zooprofilattico, l'esame effettuato ha rivelato che il prodotto conteneva melamina, utilizzata per produrre plastiche e vietata nell’alimentazione, in cui determina un falso aumento del valore proteico. Perciò il consumo del mangime era in diretta relazione con il decesso degli animali. A preoccuparsi sono gli animalisti. Esce un comunicato della Lega anticaccia del Veneto che mette in guardia i proprietari di cani e gatti riguardo alla probabilità che circolino in commercio crocchette contaminate. Poi vieme chiesto al ministero della Salute di rendere noto il nome della ditta. La senatrice dei Radicali-Pd Donatella Poretti presenta un’interrogazione: «La questione è grave — dice —. La vita degli animali ha molta importanza e ritengo che chiarezza e informazione siano il punto di partenza necessario a evitare ogni allarmismo». E Carlotta Bernasconi, vice presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei Veterinari, aggiunge: «C’è chi ha scorte di cibo contaminato e lo ignora: va comunicato immediatamente ».
Così il ministero della Salute ha reso pubblico il nome dell’azienda. Si tratta della Diusapet di Marzano, in provincia di Pavia, che realizza prodotti in proprio ma anche farine per conto terzi. In una nota il ministero fa anche sapere che si sta provvedendo al ritiro dei mangimi eventualmente ancora presenti sul circuito commerciale. Verranno poi effettuate indagini retrospettive anche oltre frontiera, per ricostruire i percorsi della farina tossica, nostrana o straniera che sia.
Il primo sforzo di tracciabilità viene proprio dalla Diusapet, che si dichiara «costernata» e espone la ricostruzione:: «Da controlli, tutti i campioni delle produzioni attuali, così come quelli di maggio e giugno 2008, sono risultati regolari, mentre sono positivi alla melamina i due lotti della prima settimana di aprile 2008 dei mangimi "Cuccioli" e "Mantenimento Duck & Barley", di cui è stato disposto il ritiro dal mercato». Anche Raffaele Guariniello, sostituto procuratore di Torino, segue da mesi un’indagine sulla melamina: «La sto portando avanti con i Nas di Torino e Bologna. Nasce da uno studio americano, dove sono morti migliaia di cani e gatti per avvelenamento di questo genere». L’indagine avrebbe già prodotto risultati: a Bologna i Nas hanno trovato mangime contaminato in un allevamento di suini.
 
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