L'autocontrollo emotivo

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Elly&Brando
view post Posted on 15/1/2011, 21:19




AGIRE O REAGIRE?
E’ normale e naturale che un cucciolo reagisca agli stimoli, senza pensare. E’ meno naturale e normale che un adulto abbia lo stesso atteggiamento. Quello che contraddistingue un adulto è proprio la capacità di controllare il proprio comportamento, aver imparato con l’esperienza che in certe situazioni il primo impulso non è la strategia migliore.
Auto controllo è proprio la capacità di agire, invece di reagire, a uno stimolo, in una certa situazione. Auto controllo emotivo è mantenere la capacità di agire, invece di reagire, in un certo stato emotivo.

GIOCHI DI CACCIA
Consideriamo la predazione. Il comportamento giovanile, da cucciolo, è inseguire, prendere in bocca, masticare qualunque cosa che stimoli l’impulso di caccia. Una pallina, una scarpa, una vespa, qualche schifezza per terra, un cane che corre, le ruote dell’auto o della bicicletta...
Il cucciolo impara con l’esperienza a ignorare certi stimoli, a controllarsi, a canalizzare le proprie energie. Immaginate il cucciolo di lupo. Quando vede una preda, deve inseguirla. Tanto più intenso è lo stimolo, tanto più immediata e forte è la reazione.
Questo significa che davanti a un branco di cervi, il primo che scappa, sarà quello che viene inseguito. Se guardate un documentario sui predatori, vedrete i giovani correre dietro a una preda che non prenderanno mai! Il lupo adulto ha imparato a non cedere all’impulso di inseguire qualunque preda in movimento, ma valutare prima qual è l’animale più debole del gruppo, a collaborare con gli altri componenti del branco, aspettare, agire insieme.

QUALI AUTO CONTROLLI?
Il cucciolo deve quindi imparare a non reagire al primo impulso, ma mantenere la capacità di valutare la situazione, e scegliere la strategia adeguata. Per impararlo però ha bisogno di situazioni che gli permettano di sviluppare la capacità di auto controllo.
Quali situazioni? Quali auto controlli?
Tutte le situazioni emotive: la caccia (e quindi anche il cibo e il gioco con la pallina o lo straccio), le relazioni sociali (con altri cani o con l’uomo), tutto ciò che causa eccitazione o frustrazione (es. ignorare gli altri cani al guinzaglio, uscire dalla porta di casa). Con Brick ieri sera ci siamo allenati agli auto controlli in passeggiata. Prima di toglierle il guinzaglio e lasciarla andare, ho aspettato che il suo livello di eccitazione scendesse, fosse in grado di guardarmi e chiedersi perché non era ancora libera di correre. E’ più facile arrivare all’inizio della passeggiata nel bosco e sganciare il guinzaglio, ma nel tempo questo rischia di aumentare il livello di stress e di frustrazione, e rendere il cane del tutto incapace di “collegarsi” e ascoltarvi!

COSA SUCCEDE SE IL CANE NON IMPARA GLI AUTO CONTROLLI
Sia al campo sia agli stage, vedo cuccioli, cani giovani e adulti che non hanno avuto la possibilità di sviluppare la capacità di auto controllo. Gli effetti della mancanza di auto controllo si vedono in molti aspetti della vita del cane, e della sua relazione con il proprietario e gli altri cani: stress, frustrazione, eccitazione, ma anche aggressività e comportamenti anti sociali (con gli altri cani, con l’uomo), diseducazione, poco controllo da parte dei proprietari. Alcuni sintomi di scarso auto controllo: il cane tira al guinzaglio, abbaia quando vuole qualcosa, salta addosso e in faccia, non ascolta più quando è eccitato da qualcosa.
Nell’agonismo la scarsa capacità di auto controllo porta a problemi come non restare fermo in partenza in Agility, problemi nei riporti (il cane non lascia), nel gioco (idem, il cane mastica, salta addosso, è incontrollabile), negli attacchi...

COME SI INSEGNANO GLI AUTO CONTROLLI
Il lavoro avviene attraverso l’apprendimento, ma, ATTENZIONE! Non serve a niente inibire il cane! Se gli mettete una pallina davanti al naso, e gli urlate “Guai a te!”, quella è inibizione, non auto controllo. Nell’auto controllo il cane impara che la strategia migliore per avere la pallina non è saltare verso la mano, ma es. rimanere seduto. Ma deve essere UNA SCELTA DEL CANE restare seduto.
Nell’insegnare gli auto controlli è quindi fondamentale che sia il cane a scegliere di agire, invece di reagire. Il vostro compito, il compito di un valido educatore e addestratore, è costruire una situazione che permetta al cane di imparare a auto controllarsi. Il trucco è aumentare l’intensità di uno stimolo all’aumentare della capacità del cane di auto controllarsi. In altre parole, non potete pretendere che il cane rimanga “collegato” davanti a un gatto se non è in grado di controllarsi davanti a una pallina...
 
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