La riabilitazione degli “Ex-combattenti”

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Elly&Brando
view post Posted on 3/2/2011, 14:24




Nel 2003 l’Enpa decide di affrontare la drammatica realtà dei combattimenti illegali con i fatti: nasce il progetto “Ex-combattenti”. L’obiettivo è la riabilitazione di pit bull sequestrati al mondo dei combattimenti, e, se possibile, la loro adozione.

La riabilitazione
Ma cosa vuol dire riabilitare un ex-combattente? La maggior parte delle persone è convinta che il nostro principale problema sia l’aggressività, soprattutto verso i cani. Il primo obiettivo della riabilitazione però è il benessere DEL CANE: il loro equilibrio emotivo, la loro capacità di relazionarsi con l’uomo, contrastare gli effetti di anni di abusi (costretti a vivere legati a corte catene, maltrattamenti, combattimenti...).
La valutazione tramite i test ci aiuta a conoscerli, e, dopo una iniziale fase di recupero, a definire un programma personalizzato. Le attività svolte con i cani non permettono solo di dare al cane degli strumenti per relazionarsi con noi senza subire o causare problemi, ma servono prima di tutto a sviluppare le capacità psico-sociali del cane, a garantirgli una migliore qualità di vita. Wolly era molto insicuro e eccitabile: in presenza di risorse di valore tendeva a esibire comportamenti di frustrazione, abbaiava, rimbalzava addosso, alcune volte era arrivato ad aggredire.
La riabilitazione non ha cambiato la sua personalità, ma gli ha dato gli strumenti per fare di meglio: Wolly ha imparato a comunicare, a fidarsi e affidarsi, a avere un ottimo controllo emotivo. Wolly è stato uno dei primi “Ex-combattenti” ad essere adottato.
La risposta alla prima affermazione è che tutti i cani che hanno subito abusi non solo possono, ma hanno il diritto di essere riabilitati. Il risultato dipende da molti fattori, ma proprio il progetto Enpa ha dimostrato, attraverso il rigore della ricerca scientifica, che è sicuramente possibile riabilitare pit bull ex-combattenti.

I pit bull ex-combattenti
Sui pit bull esistono molte dicerie, miti e leggende tramandate da chi li ama e da chi li odia. La mia scelta è stata mettermi dalla parte di chi non sa e neppure pretende di sapere, con il desiderio però di conoscere. La conoscenza riguarda prima di tutto i singoli individui, perché nella riabilitazione ci occupiamo di individui, di Sam, Tracy, Miele e Zeb, non di generiche caratteristiche di razza.
Solo dopo anni di ricerca abbiamo iniziato a valutare anche il pit bull come razza, una ricerca che è tutt’ora in corso. La risposta alla seconda affermazione è che prima di giudicare, dovemmo prenderci il tempo di conoscere (e questo dovrebbe essere un principio etico della ricerca scientifica...)

I procedimenti
I procedimenti applicati sono quelli che il Gentle Team promuove da anni, basati sulla comunicazione, la possibilità del cane di scegliere e il rinforzo positivo e sociale. Trovo sinceramente rivoltante l’idea di ricorrere alla forza e alla violenza con qualunque cane, a maggior ragione con cani che hanno subito traumi e abusi.

Un Video
 
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ZeusStaffy
view post Posted on 3/2/2011, 15:08




bellissimo post Elly!! mi piacerebbe tanto riabilitare gli ex combattenti!
 
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Ginger_95
view post Posted on 3/2/2011, 15:11




Molto bello! Penso sia una gran cosa, molto utile ai piccoletti che non hanno nessuna colpa per quello che gli è accaduto!
 
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Elly&Brando
view post Posted on 3/2/2011, 15:12




Molto bello, ma io come al solito ho qualcosa da ridire... XD penso che manchino molti dettagli, il video poi...un pit appena uscito dal giro dei combattimenti non sta davanti un altro cane e gli scodinzola...decisamente poi non in quella posizione (frontale).
Io (meglio dire mio zio) ho uno staffy, che proviene da questo mondo, oggi come oggi si fida ciecamente delle persone ma quando vede un cane comincia a "soffiare" (il tipico ringhio dello staffy) lo fa molto meno ma continua. Se trovo info più dettagliate aggiungo :D
 
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3 replies since 3/2/2011, 14:24   31 views
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