Ernia del disco intervertebrale

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Elly&Brando
view post Posted on 25/2/2011, 14:00




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Il disco intervertebrale costituisce il principale mezzo di unione tra i corpi vertebrali, è presente dalla seconda vertebra cervicale alla prima sacrale occupando globalmente nel cane il 17% della lunghezza del rachide.
Questa struttura anatomica è costituita di due parti disposte concentricamente: la parte piu’ interna il nucleo polposo molto idratato, simile alla gelatina, e la parte piu’ esterna di contenimento l’anello fibroso , nel suo insieme possiamo immaginarlo come un piccolo cuscino ad acqua tra due corpi vertebrali.
Entrambe le componenti possono andare incontro a degenerazione, con gravi modificazioni della struttura anatomica del disco intervertebrale (degenerazione condroide o fibrinoide) e possibile estrusione di parte o tutto il nucleo polposo nel canale vertebrale (ernia discale Hansen 1) oppure di deformita’e protrusione della parte fibrosa del disco (ernia discale Hansen 2); in entrambi i casi la possibile conseguenza è la compressione del midollo spinale e/o delle radici nervose e l’insorgenza della sintomatologia neurologica.
Le ernie caratterizzate dalla fuoriuscita del nucleo polposo degenerato sono tipiche dei cani di razze condrodistrofiche come bassotti, shih-tzu, pechinesi ma anche cockers spaniel, beagles, barboncini, cani meticci con tronco lungo e arti corti; se ad essere interessato dalla discopatia è il tratto toracolombare i segni clinici insorgono con maggior frequenza nei soggetti di eta’ compresa tra i 3 e 6 anni di eta’.
La sintomatologia neurologica nei casi iniziali si manifesta con inarcamento della schiena del cane (cifosi) e riluttanza al movimento tanto che spesso i sintomi sono erroneamente interpretati come coliche addominali mentre ernie piu’ compressive possono esitare in grave quadri di paresi o paralisi degli arti posteriori.
L’insorgenza dei segni clinici puo’ manifestarsi in poche ore o diversi giorni; le discopatie possono iteressare anche il tratto cervicale della colonna vertebrale ed in questo caso i cani affetti sono in genere in eta’ piu’ avanzata oltre 7-8 anni, si osservano spesso manifestazioni di solo dolore al collo caratterizzati da un atteggiamento tipico di rigidita’ dello stesso, testa abbassata, cifosi e a volte guaiti spontanei; in altri casi, piu’ gravi, si hanno alterazioni dell’andatura piu’ o meno evidenti fino ad arrivare a paresi o paralisi complete dei quattro arti.
Per quanto concerne le ernie protrusive colpiscono animali di taglia grande oltre i 5-6 anni di eta’ come Pastori Tedeschi, Labrador Retriver, Dalmata, sono singole o piu’ spesso multiple in genere localizzate a livello toracolombare.
L’insorgenza della sintomatologia è in genere cronica e progressiva ma occasionalmente piu’ essere acuta, è caratterizzata da incoordinazione, debolezza del treno posteriore fino a paralisi nei quadri piu’ gravi, il dolore alla colonna spesso non è presente.
Una diagnosi precoce ed accurata è imperativa per ottenere i migliori risultati terapeutici, in particolare approcciando pazienti portatori di ernie Hansen 2; in considerazione dell’eta’ dei cani piu’ avanzata, bisogna assolutamente considerare la possibilita’ di altri disturbi neurologici associati come mielopatia degenerativa, stenosi lombosacrale degenerativa o patologie ortopediche quali displasia dell’anca e affezioni osteoartrosiche del ginocchio.
Radiologia convenzionale associata a diagnostica per immagini avanzata sono gli strumenti diagnostici per effettuare una diagnosi accurata, in particolare le immagini di risonanza magnetica ci forniscono importanti informazioni oltre che sul processo patologico in corso anche sullo stato di sofferenza del midollo spinale.
La terapia delle discopatie puo’ essere conservativa o chirurgica, la prima riguarda maggiormente i casi di ernie protrusive toracolombari ed estrusive non particolarmente gravi, la seconda viene molto spesso praticata nei soggetti affetti da ernia estrusiva con compressione importante del midollo spinale; attualmente la chirurgia spinale decompressiva è tecnica operativa sicura e ben codificata, se effettuata nei tempi e modi corretti fornisce ottimi risultati terapeutici.
 
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